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Sott’acqua

Sott’acqua

I rumori arrivano indistinti, attutiti

il cuore che batte risuona lentamente in testa,

la realtà appare deformata

anche il corpo sembra non appartenerti più.

Attimi senza tempo.

Il dolore che parla una lingua che conosci solo tu

incessantemente

la vita che scorre dentro.

Sembra quasi che l’acqua ti scorra anche nelle vene,

prendendo rapidamente il posto del sangue.

La sensazione che lasciarsi andare giù

Sia più semplice che cercare di nuotare.

Sott’acqua con la mente,

ma con il corpo che si muove sulla terra ferma,

distinti e separati

e poi…

occhi scuri ti guardano  attirando la tua attenzione

senti il sangue scorrerti nelle vene di nuovo

i polmoni riempirsi di aria, dopo essere stata sul punto di soffocare.

Vento caldo dall’Africa a far tacere i brutti pensieri

A portare via le lacrime secche

Delicatamente

In una carezza

Sapore di labbra sconosciute

Pelle su pelle

Respirare aria fresca

In un abbraccio che riporta alla vita

Anche solo per poco.

Leggero leggero.

Svegliati

 

 

 

 

Il fantasma

L’immagine sbiadisce lentamente tra i ricordi

Il sapore dei baci e delle carezze si confonde con altre labbra, altre mani, altra pelle

Nell’intento di allontanare dalla mia anima in tempesta

La dannata sensazione di vuoto

Che un animo incurante e sprezzante ha lasciato,

infrangendo un’illusione piuttosto persuasiva.

Solo nella dimensione onirica lo rincontro

Con il suo sorriso beffardo, i suoi sguardi ambigui

E l’inconscio riproduce la sensazione delle sue mani sulla mia pelle,

il sapore delle sue labbra nella mia bocca,

l’odore della sua pelle,

il battito del suo cuore,

mentre il calore pervade il mio corpo…

e poi mi sveglio nella stanza buia, fredda e silenziosa

tra le ombre della notte.

Sospiro.

Solo un fantasma annidato tra i miei pensieri,

Uno spirito lieve che torna periodicamente a trovarmi

Come l’onda del mare che si riversa sulla battigia per poi tornare indietro

Ancora e ancora e ancora…

dopo la tempesta

Come una barca alla deriva in mezzo alla tempesta.

Nessuno a bordo

Le onde alte sembrano sommergerla,

ribaltarla

ma continua a stare a galla.

Il fragore del mare in tempesta l’unico rumore che si riesce ad udire.

Improvvisamente la calma

Lento fluire del tempo a lenire lievemente

Un cuore in tumulto.

Cercando di silenziare il rumore di tristi pensieri nella testa.

Cercando di non farmi attanagliare il cuore dal vuoto che mi circonda

Fingere di ridere fino alla lacrime per lavare via il dolore dai miei occhi.

Sentire freddo anche sotto i raggi tiepidi di un sole primaverile

Gelo che proviene da dentro.

Desiderare

calore che trasformi il ghiaccio in acqua

musica che si sostituisca al rumore dei pensieri

pienezza che colmi il mio vuoto

un sorriso sincero che come il sole spazzi via le mie nuvole.

Gelo

Lacrime

In cui annegano i bei ricordi

Che oggi fanno male.

 

Ferite,

Graffi all’animo

Che non cicatrizzano mai,

Continuano a sanguinare

Ancora e ancora

E ancora.

 

Vuoto

È quello che mi ha lasciato nel cuore.

Un vuoto che non si riempie mai.

 

Cuore

Pesante come una pietra.

È come se non lo sentissi battere più

Eppure sono ancora in vita…

 

Ricerca incessante

di sentirmi viva davvero.

sentire il cuore battere forte,

sentire il sangue che mi scorre nelle vene,

sentire l’aria nei polmoni.

Sentire calore sulla pelle

Invece di questo freddo senza brividi

Che avvolge l’anima intera.

 

Paura che l’inverno del cuore sia infinito.

 

Desiderio che la primavera torni a rifiorire

Dentro di me.

 

 

 

 

 

 

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